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Fumetti d’Arte: Bruno Bozzetto

21/07/2008 20341 lettori
5 minuti

Per conoscere Bruno Bozzetto (Milano, 3 marzo 1938), diventa essenziale immergersi nell’originale arte espressionista pittorica che ha contraddistinto il talento di innumerevoli pittori che hanno arricchito il panorama culturale di un’epoca, nell’Europa dei primi del ‘900. Un’ideologia artistica che serviva a limitare l’espressività dei soggetti nell’essenziale contrasto derivato dalla semplicità del segno (quasi rudimentale nell’identificazione) e dall’uso incondizionato del colore. Padri fondatori di questo movimento (1905), conosciuto inizialmente con il nome di Die Brücke (il ponte), furono quattro artisti, che iniziarono la loro formazione come studenti di architettura: Ernst Ludwig Kirchner, Erich Hecker, Karl Schmidt e Otto Muller.

 

Fu proprio da una fugace visione di uno schizzo abbozzato su di un pezzo di carta, che l’interesse di uno dei quattro amici spinse ad esplorare con maggiore dedizione ciò che di fatto diventò una forma di espressione che ha poi conosciuto diverse forme di rappresentazione e di interpretazioni individualistiche, vedi le più accentuate forme nell’arte espressa da Picasso, Marc Chagall e Egon Schiele.

 

 
Forti contrasti emotivi, sensibilità limitate dall’uso estroverso di un iperrealismo eccentrico, l’espressionismo arriva in Italia con il movimento denominato "Il Cavaliere Azzurro", a cui aderirono i principali pittori che possono essere gli artefici di quella originale capacità di sintesi in grado di unire diverse espressioni artistiche, dalla musica alla capacità figurativa, per condensare un risultato che può essere il riflesso di quella originale irriverenza di cinema e fumetto che ha saputo esprimere Bruno Bozzetto, nella sua iniziazione di regista e autore, prima con il suo primo cortometraggio "Tapum la storia delle armi" (1958) e successivamente, vent’anni dopo, con la realizzazione dei suoi più celebri capolavori "West and Soda" (1965) e "Vip mio fratello superuomo" (1968), seguiti dal blasonato "Allegro non troppo" del 1976, in cui musica e disegno riscoprono una visionaria versione dell’autore, tra le incursioni sinfonistiche-classiche della spalla-collaboratore Maurizio Nichetti.

Ed è proprio in questa collocazione che l’estro di Bozzetto si riscopre nelle divagazioni artistiche di Vassilij Kandiskij (1866-1944), pittore che si dedicò ad esplorare quella "musicalità dei colori" per cui l’arte si potesse definire astratta, dalla stessa definizione "Se il suono musicale ha diretto accesso all’anima, e vi si trova subito una risonanza, poiché ha la musica in se stesso, questo è vero anche per il colore". Di quel periodo, infatti, le opere del pittore nate dalla stessa influenza, ebbero titoli quali "Improvvisazione", "Composizione" e "Impressione".

Altro pittore che può esplorare l’intimo illustrativo del regista è Emil Nolde (1867-1956), sempre esponente del Die Brucke, nella propria capacità che si distacca dalla piacevolezza relegata alla sinfonica musicalità dei colori, per esplorare i contrasti umani dati dalla perdita di controllo del formale.

Interessante diventa poi l’assorbimento di quella forma artistica che prende il nome di "La Nuova Oggettività", in cui la presa di coscienza della realtà diventa filtro caricaturale di un’arte visionaria, nel riflesso di una satira politica, specchio esplicito della condizione del dopoguerra.

Bruno Bozzetto diventa quindi l’alfiere di questa vena di cinema d’animazione capace di unire formalismi devoti alle mode culturali del periodo, con la propria capacità artistica devota al fumetto tradizionale, dove nel Signor Rossi trova l’apice nella sua tradizione. Da citare, sono le produzioni dei Caroselli negli anni settanta, seguite dalle sigle televisive, raccolte recentemente in un DVD prodotto dalla Cineteca di Milano.

Di seguito, le opere principali del regista e animatore:

Lungometraggi animati

West and Soda
Vip mio fratello superuomo
Allegro non troppo
Il Signor Rossi cerca la felicità (1976)
le vacanze del signor rossi

       

Cortometraggi del Signor Rossi

Un oscar per il Signor Rossi (1960)
Il Signor Rossi va a sciare (1963)
Il Signor Rossi al mare (1964)
Il Signor Rossi compra l'automobile (1966)
Il Signor Rossi al camping (1970)
Il Signor Rossi al safari fotografico (1971)
 Il Signor Rossi a Venezia (1974)
 
Cortometraggi in Flash
 
Europa e Italia (1999)
Tony e Maria (4 episodi: "Monsters", "Horror", "Far West", "War") (1999)
To bit or not to bit (2000)
West and Soda (2001)
I Cosi" (2000)
Yes e No (2001)
La storia del mondo per chi ha fretta (2001)
La bicicletta in Europa e in Italia (2002)
Adam (2002)
Olympics (2003)
Femminile e Maschile (2004)

Cortometraggi

Tapum! La storia della armi
Una vita in scatola
Ego
Sigmund
Danzando
Cavallette
Baeus
Mister Tao
Europe and italy
To bit and not to bit
looo
Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.