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Spotbuster: Alfa 147

27/09/2006 48441 lettori
4 minuti

Finalmente ci ritroviamo insieme con una nuova puntata di Spotbuster, la prima dopo le vacanze. Il nostro mirino non ha smesso di scrutare la giungla dei media e, dopo una lunga caccia, ha puntato sullo spot di Alfa 147.

Il primo spot televisivo della campagna multi-soggetto, si apre con l’immagine di un bradipo, che dorme abbracciato a una splendida ragazza. Lei giace beata sul suo petto, lasciando intendere la soddisfazione di una notte bollente. Imrovvisamente suona la radio sveglia, il display indica che sono le quattro del mattino. Il bradipo si sveglia e inizia la sua lentissima discesa in strada. Nel frattempo la città si anima, mentre il protagonista flemmatico attraversa il giardino. Il bradipo raggiunge la sua Alfa 147 nera, che lo attende parcheggiata davanti al cancelletto. Non appena apre la portiera, l’essere si attiva, gira la chiave, innesta la marcia e via. La musica diventa esplosiva e compare a tutto schermo il titolo: Stay alive.

Il secondo soggetto inizia con l’immagine del bradipo che arriva, a bordo della sua Alfa 147, sotto casa della sua ragazza. Lei si affaccia dal balcone mentre e ancora impegnata a lavarsi i denti. Il bradipo, allora, inizia la sua lentissima traversata della strada, per andare a suonare al suo portone. Nel frattempo il tempo passa, la donna per non annoiarsi legge il giornale e i fiori del bradipo appassiscono nel tragitto. Finalmente il protagonista suona il campanello e la ragazza scende da lui. I due si abbracciano e, sorprendentemente, il bradipo diventa vispo toccandole il sedere. Una volta in macchina i due partono di corsa, accompagnati dallo stesso head line della campagna.

Il terzo soggetto vede il bradipo che si reca in ospedale per una visita di controllo.

L’idea è stata realizzata dall’agenzia 1861 United.

E ora, viste le vostre numerose richieste di approfondimento, qualche notizia in più sulla produzione, prima di dare la parola all’accusa.

La casa di produzione degli spot è la Mercurio cinematografica, mentre la regia è stata affidata ad ACNE, un gruppo di registi internazionali.

Il bradipo è stato realizzato partendo dal calco, in dimensioni reali, della testa e della forma del corpo dell’attore. A partire dal calco della testa è stato realizzato il capo in argilla del bradipo, poi modellato in modo da ottenere un cranio di bradipo, fatto in fibra di vetro e rivestito di pelle realizzata in silicone. Il team Animatronic ha animato tutte le fuzioni del volto, con dodici servomotori abilmente celati all'interno della testa. La pelle è stata realizzata in silicone e un tricologo ha provveduto a inserire singolarmente i peli del muso. I muscoli sono stati incisi singolarmente nella schiuma e realizzati utilizzando il modello visivo reale di uno scheletro di bradipo e della sua struttura muscolare.

L’ACCUSA

Il target dovrebbe identificarsi con il bradipo che non esprime di certo un modello ambito. Inoltre l’automobile si vede pochissimo e non se ne apprezzano le qualità.

LA DIFESA

Sicuramente il bradipo rappresenta un animale poco apprezzato per le sue doti, ma è proprio qui che gioca la creatività dello spot. La lentezza estrema nell’arte amatoria è un’ottima dote e il bradipo è un maestro. Le sue donne mostrano grande gioia nel vederlo. Inoltre lui, riesce a muoversi molto velocemente quando è necessario, salendo a bordo della sua macchina.

Il protagonista dello spot è simpatico, vincente con le donne e libero dallo stress. La campagna colpisce per la sua originalità e l’automobile viene comunicata nel suo carattere.

LA SENTENZA

Un’altra bella cattura che merita la piena assoluzione. Appuntamento alla prossima preda.

Gianfranco Virardi
Gianfranco Virardi

Gianfranco Virardi è un Copywriter al lavoro dal 1992.

Laureato in Economia e Commercio, specializzato in marketing strategico e vincitore di una borsa di studi in Tecnica Pubblicitaria presso lo IED. Ha lavorato per molto tempo come freelance e come consulente di comunicazione per agenzie e aziende leader a livello internazionale.
E’ docente di "Scrittura Creativa" e "Tecnica Pubblicitaria" all’Accademia Nazionale di Comunicazione e Immagine di Roma, con l’alto patrocinio della TP, Associazione dei Tecnici Pubblicitari.


Da luglio 2003 ha creato la sua bottega creativa, lo studio GIANFRANCO VIRARDI, che collabora con agenzie e aziende internazionali.
Insieme ad altri autori, ha scritto il libro "SruMenti per Comunicare 1" edito da Comunicazione Italiana. Nel 2002 ha scritto il romanzo dedicato alla pubblicità "Coperte di parole", con lo stesso editore. Nel 2004 ha curato il volume “Fare Promozioni” edito da Buffetti. Nel 2006 ha curato il manuale della vendita "Siamo tutti venditori", divenuto in breve un autentico successo editoriale, edito da Lupetti.


Vive e lavora a Roma, dove almeno una volta la settimana prende la metropolitana per guardare e ascoltare le persone.