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E-learning

25/09/2006 23343 lettori
4 minuti

Nella formazione del tutor di un corso on-line non si può prescindere dalla conoscenza delle caratteristiche strutturali del corso stesso e da quella delle molteplici tipologie esistenti.

La progettazione di un corso on-line presenta aspetti comuni sia con la realizzazione di un manuale, sia con quella di un sito web. E’ necessario, infatti, definire inizialmente la tipologia di studente-utente cui rivolgere la formazione, sulla quale calibrare lo stile, il lessico ed il grado di approfondimento degli argomenti. I contenuti devono essere organizzati in modo da garantire accessi molteplici, vale a dire, dare allo studente la possibilità di individualizzare il proprio percorso formativo. Ciò che contraddistingue un manuale è l’impossibilità di modificarne i contenuti dopo che l’autore ha deciso di stamparlo. Un sito web trova invece la sua particolarità proprio nella semplicità della struttura, detta ad albero, che consente all’autore di aggiornare, modificare o aggiungere nuove pagine anche dopo la sua pubblicazione. In un sistema FAD troviamo entrambe le caratteristiche descritte. Come in un corso in presenza, i materiali preparati per un determinato corso on-line possono essere utilizzati per altri corsi, ciò è possibile grazie alla strutturazione dei contenuti in moduli, detti anche learning object. La modularizzazione permette allo studente un tipo di apprendimento reticolare, egli, infatti, può seguire diversi percorsi per raggiungere gli stessi obiettivi formativi. All’autore permette di riutilizzarne i contenuti per altri corsi. Un’eccessiva libertà d’apprendimento potrebbe disorientare lo studente che per la prima volta segue un corso on-line, un modello possibile consiste nella progettazione di un percorso, la cui mappa sia a disposizione dello studente, in modo che egli abbia accessibilità a tutti i contenuti e contemporaneamente un “tabellino di marcia” da rispettare. Due figure di riferimento per un corso on-line sono l’autore ed il tutor. L’autore stabilisce le modalità didattiche del corso, indica gli obiettivi formativi da raggiungere e propone anche delle attività, il tutor è il facilitatore dell’apprendimento, anima e gestisce le dinamiche del gruppo di apprendimento ed esplica attività di monitoraggio e valutazione. Essendo entrambi competenti nella stessa materia dovrebbero collaborare prima, durante e dopo l’iter formativo per confrontarsi e trarre indicazioni utili per modificare e migliorare alcuni aspetti del corso. La natura digitale dei corsi on-line apre nuove frontiere alla formazione in quanto favorisce la collaborazione tra tutte le figure coinvolte nei processi formativi. Assumono un nuovo ruolo anche i discenti che, partecipando ad un corso on-line ed utilizzando attivamente gli strumenti sincroni e asincroni della CMC (Comunicazione Mediata dal Computer), attraverso i loro spunti di riflessione, favoriscono uno scambio collettivo delle conoscenze e forniscono un contributo importante non solo al gruppo dei pari ma anche ad autori e tutor.

Claudia Panico
Claudia Panico

Dottore di ricerca in E-learning:development@delivery l'Università "Gabriele d'Annunzio" Chieti-Pescara


E-tutor del Corso di Laurea in Scienze Psicologiche
presso Università telematica Leonardo da Vinci